Garfield - Pooky
Mi sono trasferita da Bergamo a Trieste, lasciando la mia famiglia e la me-bambina. Purtroppo la me-combinaguai mi ha seguita e ogni tanto devo farci i conti e ammettere che è la parte di me che preferisco perché mi fa sempre parecchio ridere.

venerdì 25 settembre 2015

Giorno 11- La signora P.

La signora P.

No, non sto censurando una parolaccia, semplicemente sto cercando di non dire il cognome di questa signora, una mia vicina di casa che tanto vicina non è ma grazie alle sue doti chiamiamole "canore" la sento vicinissima...quasi in cucina! La cosa buffa? Credo di averla incontrata una volta sola sulle scale e se la rincontrassi probabilmente non la riconoscerei, ricordo solo di avere detto tra me e me: "Così è lei la signora P., colei che riceve decine di visite ogni pomeriggio e centinaia di chiamate all'ora". Se il suo volto mi risulta completamente anonimo, così non è per la sua vocina e il rumore dolce e amaro del suo Folletto (non intendo lo spiritello ovviamente, parlo dell'aspirapolvere!). Glisserò sul suono del Folletto perché penso che tutti ne abbiate sentito uno e in caso contrario non saprei come descriverlo ulteriormente, io so solo che la signora P. quando suona il citofono risponde con: "Sìììììì, chi èèèèè??", con un bel vocione pieno e quando entrano in casa le persone lei urla "Buongiooooornoooo"mentre al telefono dice: "Sìììì prontoooooo??" Il "Sììììì" e le vocali finali allungate sono (quasi) sempre presenti. Ora...le prime settimane che ero qui e sentivo questa donnina che gridava da casa sua ho iniziato a sospettare che lavorasse a casa; e in effetti non era difficile da capire, siccome davanti alla porta di entrata del cortile c'è una targhetta dorata con il suo cognome con la P. e una freccina  -->  che indica la sua abitazione, neanche servissero segnali luminosi. Certo, quindi lavora a casa sua, ma che lavoro fa? Dunque analizziamo un po': tanta gente che va e viene, moltissime chiamate con conversazioni ambigue che raggiungono la mia cucina del tipo: "Glielo posso fare diventare corto, se vuole"...allora le possibilità sono due: o fa la... ehm...come dire...la signora di compagnia diciamo....o fa la sarta. Devo confessarvi che banalmente per un giorno o due ci ho creduto che potesse essere la prima opzione, ma poi quando le ho sentito pronunciare: "Aaaah, il grande giorno è domani, come si chiama lo sposo?", ho deciso che dovevo convincermi che è una sarta e che deve anche essere molto brava se tutte quelle donne e uomini le portano vestiti da cerimonie da sistemare. Mi sono messa il cuore in pace, ogni tanto vorrei mettere in pace anche le mie orecchie, ma quello purtroppo non potrà funzionare finché ci sarà la signora P. in circolazione. E un'altra cosa sospetta che succede ogni mattina e io non capisco ancora perché è che suo marito (almeno credo sia suo marito) esce circa alle nove di mattina da casa, si mette nel cortile e poi urla "Roby!!!" e la signora P. risponde "Sìììì, arrivooooo". Che ne so, sarà un rito o magari è una prova dell'udito. C'è chi la mattina si alza e fa jogging e chi deve gridare il nome della consorte fuori dalla porta di casa propria. Il risveglio è soggettivo! Nonostante tutto, la posizione di questo appartamento non la cambierei per nessuna signora P. al mondo! Tanto fra poco arriva l'inverno e la signora e il signor P. vanno in letargo. Vi ho fregati, non sono orsi, ma terrò chiusa la finestra e magari non li sentirò.

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